Villa Giulia è un giardino pubblico di Palermo, sito sul confine del quartiere Kalsa, tra via Lincoln e il Foro Italico, e adiacente all’Orto botanico cittadino.
Realizzato per iniziativa del Pretore e Governatore della città Antonio La Grua tra il 1777 ed il 1778, prese il nome da Giulia d’Avalos, moglie dell’allora viceré Marcantonio Colonna.
Il progetto della villa fu realizzato dall’architetto Nicolò Palma che disegnò un verde pubblico con un perimetro perfettamente quadrato, suddiviso a sua volta in quattro quadrati suddivisi dalle loro diagonali; lo spazio centrale, di forma circolare è abbellito da quattro esedre progettate da Giuseppe Damiani Almeyda in stile pompeiano.
L’ingresso monumentale prospiciente il Foro Italico è neoclassico, le colonne doriche testimoniano bene il gusto già romantico della fine del XVIII secolo.
Al centro della villa si trova L’orologio del Dodecaedro ovvero un dodecaedro in marmo dove per ogni faccia si trova un orologio solare, progettato dal matematico Lorenzo Federici.
All’interno del giardino sono presenti numerose sculture marmoree, delle quali la più significativa è quella del Genio di Palermo di Ignazio Marabitti realizzata nel 1778.