La cattedrale della città primaziale della Santa Vergine Maria Assunta in Cielo, nota con il nome di "Cattedrale di Palermo", è anche sede vescovile dell’ omonima arcidiocesi della città.
Dal 3 luglio 2015 fa parte del Patrimonio dell’umanità (Unesco) nell’ambito dell’ Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale”.
Epoca romana. In origine il piano è occupato da una necropoli esterna a ridosso della cinta muraria punica. Verosimilmente già ritenuta un’area sacra, probabilmente un «Santuario della Salute» di natura pagana.
La prima chiesa è costruita nell’attuale area a poche centinaia di metri dal primitivo insediamento fenicio – punico 444. L’edificio è menzionato in una bolla pontificia di Papa Leone Magno e in una in una lettera al clero siciliano del 21 ottobre 447.
Epoca bizantina 592, Il vescovo Vittore la demolisce e ne promuove la ricostruzione secondo i canoni bizantini. Il secondo tempio d’epoca bizantina dedicato alla Vergine Maria Assunta, è edificato sulle rovine del precedente nel 604 del quale sono pervenute la cripta e la pianta basilicale a forma quadrata.
Epoca araba. Con l’invasione dell’isola da parte dei Saraceni, nel lungo contesto della dominazione araba, che a Palermo spazia dall’anno 831 al 1072, la chiesa è trasformata in luogo di culto musulmano, la grande moschea Gami, capace di contenere 7 mila fedeli.
831, I Saraceni conquistano Palermo, modificano chiese e edificano in città ben trecento moschee. La sala ipostila ubicata sotto la cappella dell’Incoronata è verosimilmente ritenuta parte dell’antica moschea – basilica
Epoca normanna. Il ritorno alla sovranità di matrice cristiana e cattolica avviene con l’avvento dei Normanni grazie al contributo del Gran Conte Ruggero e del fratello Roberto il Guiscardo. La moschea è riadattata rapidamente al culto cristiano
1168, La popolazione stanca degli abusi perpetrati si ribella, la vecchia cattedrale è incendiata bruciando le grandi porte. 1169 4 febbraio, Il terremoto danneggia gravemente la sommità della torre campanaria e la parte superiore della facciata che crollano devastandosi vicendevolmente, l’evento costituisce il pretesto per una radicale riedificazione del tempio. Durante il regno di Guglielmo II di Sicilia inizia la costruzione della Cattedrale di Monreale. L’arcivescovo di Palermo Gualtiero Offamilio, promuove contestualmente la costruzione della nuova cattedrale, completata nel 1184 – 1185. Del primitivo impianto gregoriano perviene solo la parte inglobata nell’odierna Cappella dell’Incoronazione. Sotto le dominazioni di normanni e svevi si assiste in città alla pacifica convivenza di un crogiolo di razze rappresentate dalle religioni monoteiste del mondo allora conosciuto: cristiani, musulmani e ebrei. Palermo è capitale del Sacro Romano Impero con Federico II. Per quasi due secoli le arti e l’architettura sono permeate da canoni stilistici tipici del medio oriente amalgamati con le concezioni nordiche e germaniche.
Epoca spagnola. I decenni a cavallo secolo sono caratterizzati dalla massima espressione artistica nell’isola nota come Rinascimento siciliano. Geni del calibro di Domenico Gagini, Antonello Gagini, Francesco Laurana, Orazio Alfani (detto il Perugino), Giovanni da Maiano, le relative scuole e botteghe lasciano capolavori senza eguali nell’aggregato.
Epoca asburgico – borbonica. L’edificio, già felice espressione di molteplici stili, subisce nel corso dei secoli vari rimaneggiamenti. Il Barocco siciliano s’innesta con arricchimenti tipici della cultura decorativa dell’epoca.
Il più poderoso e invasivo dei restauri è effettuato alla fine del Settecento, quando in occasione del consolidamento strutturale si rimodella radicalmente l’interno su progetto di Ferdinando Fuga.
1781 20 febbraio – 1801 3 giugno, Durante i restauri il Capitolo metropolitano e gli uffici parrocchiali sono trasferiti presso la chiesa del Gesù a Casa Professa che in tale frangente assume il titolo e ricopre le funzioni di Concattedrale.
In questa cattedrale, sintesi di storia e di arte dell’ultimo millennio in Sicilia, oltre ai sovrani normanni (Ruggero II di Sicilia, …, Guglielmo II d’Altavilla[ e Giovanna Plantageneto (13 febbraio 1177), svevi, aragonesi (Federico III di Sicilia, Alfonso il Magnanimo dei Trastámara), catalani, sono stati incoronati Vittorio Amedeo II di Savoia e Carlo III di Borbone.